Stasera la Paffoni gioca gara tre al PalaBattisti contro Agrigento: torna anche il pubblico.
Le parole di coach Andreazza sulla serie. “C’è delusione alla fine di queste due partite: siamo reintrati a casa senza vittorie al cospetto di una squadra fortissima come Agrigento e dopo due prestazioni solide in un campo difficile . Sono orgoglioso di come i ragazzi hanno interpretato le due partite , sappiamo che arrivati a questo livello le partite si decidono anche con le giocate dei singoli , gli episodi , qualche fischio che ti gira l’inerzia del match . A tale proposito- punzecchia Andreazza- mi auguro solo che a Verbania possiamo avere lo stesso tipo di arbitraggio che Agrigento ha avuto un queste due partite non fosse altro per il computo dei tiri liberi tirati e sulla tutela dei giocatori di più classe che vestono entrambe le casacche. Questo ragionamento per altro non va ad inficiare minimanente i meriti di Agrigento nel corso degli ottanta minuti fin qui disputati. Volevo concludere facendo un appello ai nostri tifosi che avranno il privilegio di assistere dal vivo alla gara di venerdì: la squadra ha bisogno del loro supporto incondizionato per tutta la partita andando oltre il singolo errore . Martedi ad Agrigento c’è stato un clima bellissimo sugli spalti , caldo , corretto e che mi era mancato molto in questa annata . Vorrei che i nostri tifosi ci aiutassero a conquistare una grande vittoria per allungare la serie: noi ci crediamo e siamo pronti a tutto”. Come evidenziato dal coach nativo di Montebelluna, questa sera potranno tornare i tifosi al Palabattisti, con 270 biglietti disponibili senza contare giornarlisti, dirigenti ed addetti ai protocolli gara. La precedenza sarà data a chi ha sottoscritto l’atto di fede, ma rimangono circa 200 ingressi disponibili. Per entrare al palasport bisogna avere il certificato di vaccinazione, oppure un tampone o essere guariti dal Covid. L’ingresso sarà gratuito: chi vuole potrà lasciare un’offerta che sarà girata alla Associazione Kenzio Bellotti per le famiglie delle vittime della tragedia del Mottaron