Le parole dell’attuale tecnico rossoblù sul classe 2004 andato al Lecce
Nessun allenatore conosce meglio di Massimiliano Schettino il nuovo giocatore del Lecce Lorenzo Sangiorgio. L’attuale tecnico rossoblù ha seguito tutta la parabola nel Gozzano del gioiellino classe 2004. Ha iniziato ad allenarlo quando era nell’Under 15, poi l’ha condotto nell’Under 16 e ancora l’ha visto esordire in Prima Squadra. Negli ultimi due campionati di Serie D targati Schettino Sangiorgio ha spiccato il volo e statisticamente c’è un dato davvero interessante da rimarcare: nessun giocatore rossoblù nell’ultimo biennio ha segnato più gol di Lorenzo (ben dodici reti, due terzi delle quali nel 2021/2022). «Ha fatto parte di una nidiata d’oro per il Gozzano – racconta Schettino -. Di quel gruppo dell’Under 15 abbiamo Rizzo, Kayode, Gasparoni e molti altri che si stanno mettendo in evidenza. Si vedeva che erano ottimi ragazzi profilati per fare cose importanti nel calcio». Parlando di Sangiorgio il tecnico spiega: «Dal punto di vista umano ha due qualità non indifferenti. La prima è la serenità. L’ha sempre mantenuta, anche quando in tanti lo cercavano in tutta la penisola italiana. La seconda è il suo percorso sotto traccia perché non è affatto appariscente fuori dal campo. Si è mantenuto uguale dall’Under 15 a oggi, è maturato non perdendo il suo equilibrio. Se riuscirà a confermarsi tale anche nel professionismo, sono certo che si farà valere». L’analisi si sposta poi sulle qualità tecniche del ragazzo 19enne. «Tutto quello che fa e ha fatto è tanto istinto – evidenzia Schettino -. È ancora da disciplinare tatticamente. Ha quindi un margine di crescita enorme perché una volta indottrinato, potrà salire ulteriormente di livello».