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Le parole del tecnico del Verbania dopo la salvezza ottenuta ai play-out
«L’anno prossimo ho avuto l’ok della Federazione: potrò allenare. Verbania? Resta la priorità, ma ho bisogno di un progetto di un certo tipo»: così Alessandro Oliva che domenica 22 maggio ha condotto alla salvezza proprio i biancocerchiati al termine di una stagione alquanto complicata sotto tanti punti di vista. Il Verbania ha pareggiato al “Pedroli” 0 a 0 contro il Trino e grazie alla miglior classifica ha mantenuto la categoria. «Sono stati due mesi intensi – afferma il tecnico, subentrato a Luca Porcu -. La squadra ha dimostrato che con impegno e passione si possono ottenere grandi risultati. Siamo cresciuti dal punto di vista mentale limitando gli errori. Sapevo fin dall’inizio che avrei dovuto presentare la squadra nelle migliori condizioni possibili ai play-out. In realtà, abbiamo avuto sulla racchetta più di un’opportunità per salvarci direttamente. Qualche sbaglio individuale non ci ha permesso di evitare il match di post-season. Con il Trino è stata una partita sofferta nella quale tutti hanno dato il loro contributo. È chiaro che nel calcio spiccano sempre gli attaccanti e i portieri, devo però dire che in tanti, anche tramite il lavoro cosiddetto “sporco”, hanno contribuito alla salvezza. È stato un match ben condotto nel quale gli episodi avrebbero potuto condannarci. In alcuni casi siamo stati fortunati, come in occasione del rigore, in altri siamo stati svantaggiati, ad esempio in occasione del gol regolare che è stato annullato».
