Le nuove tecnologie ribaltano il mondo del calcio
Al fischio di fine partita del primo incontro degli ottavi di finale di Champions League contro il PSG, il Manchester United si era ritrovato con un punteggio non proprio piacevole, ovvero 0 a 2. Alla squadra, dunque, aspettava un compito davvero arduo: battere il PSG in trasferta, eccellendo di gran lunga nel punteggio.
Il Manchester United era condannato?
Nel primo incontro, il club inglese fin dall’inizio sembrava essere con le spalle al muro. I parigini sono stati davvero impietosi, tanto da non lasciare, se non una volta soltanto, neanche una possibilità alla squadra avversaria. Dunque, agli inglesi non mancava altro che rimediare, ma la missione sembrava essere troppo difficile, soprattutto considerando la sconfitta precedente in cui si era vista una differenza di punteggio superiore a due punti. A questo si aggiungeva la squalifica di Pogba e la mezza rosa infortunata. Ma il Manchester United ci ha creduto fino in fondo ed è stato premiato. E ci hanno creduto anche i fan, che hanno puntato sulla loro vittoria consultando le quotazioni dei diversi bookmaker, tra cui anche le quote calcio di Betfair.
La ribalta
Il secondo incontro degli ottavi di finale di UEFA Champions League si è svolto allo stadio Parco dei Principi di Parigi e si è concluso con un punteggio davvero inaspettato, ovvero 3 a 1, permettendo così alla squadra di Solskjær di qualificarsi ai quarti di finale. Ebbene sì, il Manchester United ci è riuscito.
A rompere il ghiaccio ci ha pensato Romelu Lukaku punendo già al secondo minuto un retropassaggio sbagliato di Kehrer. Pure la risposta dei francesi non si è fatta attendere, arrivando al decimo minuto con il goal di Juan Bernat, difensore spagnolo del PSG. Mentre al trentesimo minuto Lukaka ha pensato bene a fare il bis: “Buffon respinge male un tiro di Rashford e serve il raddoppio sul piatto d’argento”, scrive Sport Mediaset. Nel secondo tempo il Manchester United è diventato decisamente più aggressivo mentre il PSG ha finalmente cominciato a dubitare della propria superiorità. Soltanto Mbappe ha continuato come se niente fosse, realizzando un colpo di tacco pazzesco. Kylian poteva e doveva segnare, ma il destino della partita alla fin fine è stato deciso dal VAR.
Il calcio è cambiato
Ora, però, riflettiamo un momento: se l’arbitro sloveno Damir Skomina non avesse fischiato il rigore, nemmeno i tifosi del Manchester United avrebbero avuto tanto da ridire. Sia loro, che noi, e persino i funzionari della FIFA, avrebbero trovato una decina di ragioni utili per sostenere la decisione del referee. E questo, senza dubbio, sarebbe stato il calcio a cui siamo tutti abituati. Ma il calcio tradizionale non esiste più. Quindi, se in passato il giudice di gara si basava sulle proprie sensazioni, ora la parte sentimentale è stata sostituita dalla ragione pura e fredda del VAR e se sia un bene o male è davvero difficile da dire. Sta di fatto che la partita a cui abbiamo assistito il 6 marzo 2019 è stata storica da ogni punto di vista.