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Lettera dei delegati a Mossino

Calcio, i delegati delle società scrivono a Mossino

Egregio Presidente Christian Mossino
quali delegati assembleari, eletti dalle società e da molte di queste ultime sollecitati a tal
proposito, ti scriviamo in ragione del periodo di difficoltà e di emergenza che coloro che
rappresentiamo stanno affrontando.
Viviamo certamente un periodo di estrema difficoltà ed incertezza dettato da un’emergenza
sanitaria che non ha precedenti, questo è innegabile. Ma proprio per tali ragioni riteniamo che la
programmazione, la chiarezza e la condivisione debbano accompagnare coloro i quali devono
prendere delle decisioni organizzative come anche il Comitato Regionale da te rappresentato.
Molti dei presidenti delle società piemontesi sono preoccupati ma soprattutto in difficoltà
nell’organizzare e programmare la stagione sportiva.
Il comitato si è preoccupato dell’ordinaria amministrazione provvedendo, come di consueto, a
fissare le regole della prossima stagione sportiva come le quote di iscrizione, i loro termini, la
formazione dei gironi, i ripescaggi e la programmazione dei calendari addirittura con largo anticipo
rispetto alle presunte e previste date di inizio dei campionati, quest’anno certamente condizionate
dall’emergenza sanitaria in corso che mette comunque a rischio ogni programmazione futura, in
ogni campo.
In tale contesto, riteniamo fosse molto più urgente e determinante preoccuparsi non solo del “chi”
e del “quando” cominciare, ma soprattutto del “come”, onde permettere alle società
dilettantistiche ed a tutti coloro che vi collaborano di organizzarsi per poter consentire lo
svolgimento di tutte le attività, anche in un’ottica di allineamento con la prossima apertura –
ancora incerta possiamo dire – delle scuole.
Orbene, ci riferiamo in modo più esplicito all’esigenza di leggere, interpretare e coordinare il
protocollo FIGC pubblicato il 10 agosto u.s. in modo più critico non limitandosi ad accettarlo
passivamente. Abbiamo notato che solo dopo che altri Comitati Regionali sono intervenuti
immediatamente richiedendo lumi e chiarimenti alla LND alquanto timidamente – a nostro avviso
– il nostro Comitato ha richiesto alle società di inviare eventuali osservazioni e richieste di
chiarimenti che altri invece avevano già, non solo raccolto ed elaborato ma anche già inviato a
Roma.
Lo stesso vademecum predisposto dal Comitato Regionale conferma quanto è stato detto pochi
giorni dopo l’uscita del Protocollo ovvero che dovevamo accettarlo così com’era; peraltro
riteniamo che lo stesso vademecum meriti maggiore approfondimento ed una attenta revisione
tenuto conto che alcune previsioni – riteniamo noi – non semplificano ma al contrario possono
complicare la gestione dell’attività, come, ad esempio, la previsione che la certificazione del
rispetto delle prescrizioni sanitarie relative agli accertamenti covid 19 da parte delle società venga
demandato all’osservatore arbitrale e/o organo tecnico, con il conseguente ulteriore rischio di
aumento di sanzioni oltre alle conseguenze legali già gravose esistenti sui presidenti delle società.
L’interesse ad una sostanziale correzione del protocollo (molto vicino alle società
professionistiche) si inquadra non solo nella dimensione dell’aiuto alle associate ma dovrebbe
essere considerata un’attività strategica del comitato regionale da Te presieduto.
L’attuale protocollo FIGC impone alle società dilettantistiche di dotarsi e rivolgersi a tecnici ed
esperti quali medici e/o responsabili della sicurezza, figure assai difficili da rinvenire nel mondo dei
“volontari” che costituiscono la figura principale operante all’interno di ogni aggregazione sportiva
dilettantistica, con conseguente aumento inevitabile di costi e spese che non potranno che
ricadere sulle società stesse.
Ebbene, alla luce di quanto sopra riteniamo che il modo migliore per poter contribuire
fattivamente senza perdere ulteriore tempo allo scopo di dare ai Presidenti delle società certezze
e chiarezze sia quello di contribuire in modo più concreto alla modifica e/o integrazione del
Protocollo nazionale attraverso l’istituzione immediata di una commissione tecnico-scientifica
composta da medici immunologi esperti (e nella nostra Regione ve ne sono molti) e responsabili
della sicurezza che affianchino noi dirigenti sportivi (gli avvocati non servono).
A tal fine tutti noi delegati assembleari ti diamo immediata disponibilità, con l’auspicio che a
differenza di quanto avvenuto fino ad oggi, tu possa tenerci aggiornati tempestivamente di ogni
decisione e iniziativa in merito.
Cordiali saluti
I delegati assembleari
Daniele Capello
Angelo Frau
Filippo Gliozzi
Salvatore Margaglione
Gabriele Mauro
Floriano Poggio
Ottavio Porta

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