Il comunicato dell’Ufob contro il Csi
Mai avremmo immaginato di doverci affidare ad un comunicato stampa per esternare tutto il nostro
rammarico e la nostra amarezza per una decisione in ambito sportivo.
In cinque anni di attività sportiva all’interno dei campionati C.S.I. del VCO la nostra squadra “UFOB – Unione
Feriolo Oltrefiume Baveno”, si è sempre distinta per la presenza costante e la disponibilità ad accettare
qualsiasi scelta arbitrale, nonostante le emozioni esternate a caldo in campo, segno di passione e vivacità.
In questi anni di adesione ai campionati provinciali la nostra squadra ha sempre combattuto per le prime
posizioni, togliendosi grandi soddisfazioni e vivendo anche cocenti sconfitte, tutto però è sempre rientrato
nella normale passione sportiva, sempre all’insegna dei valori principali dello sport: il RISPETTO e la VOGLIA
DI DIVERTIRSI.
In questi anni il CSI provinciale ha rappresentato per il territorio una realtà sportiva unica e preziosa.
Il CSI è sempre stato per questa provincia una presenza morale che andava ben oltre l’organizzazione di
incontri calcistici e di altre discipline, poiché ha saputo rendere accattivante tornei amatoriali ri-accendendo
rivalità, unendo generazioni, dando voce a piccoli paesi e frazioni che si sono riconosciute nelle loro squadre.
Questo è capitato anche alla nostra squadra, che dall’autunno del 2015 ha unito generazioni di amici e ha
raccolto l’entusiasmo di tanti appassionati che ci hanno sostenuto anche con cornici di pubblico da ben altra
categoria, come in occasione di alcuni derby e soprattutto dei sempre sentiti incontri con Regno di Napoli e
Cordillera Andina.
La UFOB ha sempre disputato con entusiasmo le partite, non rinunciando e/o chiedendo mai di rinviare gli
incontri, anche quando sarebbe stato conveniente farlo.
Quest’anno, in una stagione già complicata e resa impossibile dalle limitazioni COVID-19, ci rammarica
sottolineare che la nuova gestione a guida Ferri, in totale controtendenza con lo spirito costruttivo e la
consapevolezza del ruolo sociale del CSI del predecessore Dago, oggi ha completamente smarrito quelle
parole guida di cui parlavamo sopra: RISPETTO E VOGLIA DI DIVERTIRSI
Con il Comunicato ufficiale N. 5 del 04.11.2020 il giudice sportivo Pierluigi Bellorini, anticipato di fatto da
telefonate dal tono alquanto scortese e dall’atteggiamento inaccettabile del responsabile dei campionati
Giovanni Ferri, il CSI Provinciale penalizza la nostra squadra per aver concordato con i rivali e con l’arbitro in
data 17/10/2020 il rinvio della partita UFOB Garboli – Paulon Stresa.
Mai abbiamo perso un derby e mai ci saremmo sognati di chiederne la sospensione.
Il rinvio, da noi richiesto da molti giorni al CSI e rimasto inascoltato, si era reso necessario per via dello scoppio
di un focolaio nella Città di Baveno che aveva coinvolto amici e parenti e che vedeva due compagni di squadra
in quarantena fiduciaria in attesa di esito tampone, tra questi anche un atleta che aveva regolarmente
disputato la partita del sabato precedente contro il Massino Visconti. Diversi componenti della squadra si
sono sottoposti a test, risultati negativi, mentre uno dei componenti della squadra, con il quale il gruppo
aveva svolto sedute di allenamento fino a pochi giorni prima del match, è poi risultato positivo.
A nulla è valso spiegare questa situazione, né la settimana prima della partita, né la settimana dopo i
responsabili del CSI hanno accolto la richiesta di rinvio. Nei giorni precedenti al match, anziché assumersi la
responsabilità della scelta, il Sig. Ferri ha delegato alle due squadre l’eventuale accordo per posticipare la
partita sostenendo che non vi erano motivi che giustificassero una scelta da parte del Comitato.
COMUNICATO STAMPA: VOGLIA DI DIVERTIRSI E RISPETTO, IL CSI VCO RIPARTA DA QUESTO
L’accordo è stato raggiunto in campo, dopo un faccia a faccia che ha coinvolto giocatori e arbitro e ha visto
pressoché l’unanimità dei presenti a fronte di un’emergenza cittadina che vedeva coinvolti in quel momento
oltre 30 positivi e 60 persone in quarantena.
VOGLIA DI DIVERTIRSI, di fronte al rischio del Covid19 non poteva esserci.
RISPETTO di se stessi, degli avversari, dell’arbitro e delle persone a casa, in difficoltà sanitaria ed economica
ci imponevano di richiedere il rinvio anche a costo di sottrarci al match e incorrere in una sanzione. Di fronte
al rischio di aumentare i contagi ed essere responsabili di malattie e difficoltà di ogni genere la nostra squadra
non ha avuto il minimo dubbio: la partita non andava giocata.
Di differente avviso il Sig. Ferri che alla notizia dell’accordo tra società, favorito anche dalla cortesia
dell’arbitro presente, ci ha riservato una telefonata furente per la nostra scelta libera di non disputare la
partita; alle parole ha accompagnato i fatti il Sig. Bellorini: sconfitta a tavoli motivata da falsità quali il nostro
presunto rifiuto di protrarre i tempi utili per un eventuale rinvio della partita, richiamando articoli del
regolamento interpretati in maniera più che discutibile e ignorando le ripetute richieste di rinvio nella
settimana precedente alla partita da parte del nostro allenatore.
Abbiamo fornito anche esiti tamponi e test sierologici di alcuni nostri atleti, a dimostrazione dello stato di
allerta generato dalla quarantena fiduciaria dei nostri amici e anche la lettere, del lunedì successivo alla
partita, con cui l’ASL ha disposto la quarantena per il nostro compagno di squadra risultato positivo.
A nulla è valso, evidentemente il Sig. Ferri e il CSI Provinciale hanno un diverso modo di intendere i concetti
di DIVERTIMENTO e RISPETTO.
Noi, dal nostro canto, abbiamo deciso di non fare ricorso perché la decisione del Comitato si commenta già
da sola: il Piemonte è in zona rossa, i campionati sono stati sospesi esattamente dalla settimana successiva
al nostro match, dimostrazione che lo stato di emergenza era già palese in data 17/10/2020 (a dimostrarlo,
nel prepartita, l’arbitro ci confermava che da fonti CSI era già in valutazione uno stop immediato di tutti i
campionati, arrivato effettivamente con la Delibera del Consiglio Nazionale del 23/10/2020).
Abbiamo, inoltre, deciso di devolvere il doppio del costo che avremmo dovuto sostenere per l’eventuale
ricorso, in favore della Protezione Civile della Città di Baveno che in questo momento di difficoltà soprattutto
per la nostra Città, duramente colpita, necessita sicuramente più risorse di quelle delle casse del Comitato
Provinciale del CSI.
Dedichiamo, inoltre, al Sig. Ferri e al giudice sportivo, le parole del presidente nazionale del CSI, che
avrebbero dovuto illuminarli nelle scelte:
“Il tempo che stiamo vivendo ci richiede attenzione, prudenza e determinazione nello stesso tempo. (..)
Pensiamo che sia necessario permettere alle squadre di attendere l’evoluzione delle ordinanze locali,
evitando di metterle in difficoltà; vogliamo andare avanti, ma non possiamo trascurare un dovere civico e di
collaborazione alla tutela della salute pubblica; vogliamo prendere un tempo per riflettere e costruire insieme
una vera, possibile e sicura ripartenza delle attività sportive…
Si tratta di un time out. La gara non è terminata, ma, dobbiamo rimettere in ordine le cose, chiarirci le idee,
per ricominciare a giocare e vincere. Insieme vinceremo e supereremo questa prova durissima”