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Le parole del tecnico del Gozzano dopo la decisione della FIGC
“Retrocedere a tavolino sarebbe un’ingiustizia con 33 punti ancora a disposizione”. Così parlava prima delle decisioni del consiglio federale il tecnico del Gozzano Antonio Soda, che auspicava un cambiamento di rotta da parte del presidente federale Gabriele Gravina e del governo del calcio. Così, non è stato e il Gozzano si ritrova in Serie D. “Io avrei fatto disputare tutte e undici le giornate mancanti – spiega l’allenatore subentrato a David Sassarini –. Giocano la Serie A e la Serie B e perché non dovremmo farlo noi? Ci presentano come un’unica entità con le prime due serie del calcio professionistico ma alla prova dei fatti veniamo trattati in modo diametralmente opposto. Si insiste di tornare in campo, quindi dovevano permettercelo”. Tornando, invece, sulla retrocessione a tavolino il tecnico afferma con forza: “Ribadisco: è veramente ingiusto, quando sta declinando per fortuna la pandemia, punire le squadre che si trovavano all’ultimo posto della classifica prima dello stop forzato. Il nostro caso è emblematico: il ventisettesimo turno l’abbiamo giocato a Carrara, abbiamo perso e ci siamo ritrovati ultimi, ma ben tre gare di quella giornata non sono andate in scena causa Covid-19. Dunque, se la contesa si fosse fermata al week-end prima non saremmo stati ultimi e a quel punto non potevamo più essere considerati retrocessi a tavolino”.
Andrea Calderoni
