Le parole del nuovo tecnico del Gozzano in vista della nuova stagione
«Il mio Gozzano sarà come me: a fari spenti e con il basso profilo»: si presenta così Massimiliano Schettino al Corriere di Novara. È stato scelto dal club rossoblù per la stagione della ripartenza al posto di Antonio Soda, dopo che lo scorso luglio i cusiani hanno deciso di rinunciare all’iscrizione al campione di Serie C guadagnata sul campo a suon di vittorie. «Aver lavorato già tre anni al Gozzano è un indubbio vantaggio – sottolinea Schettino –. Conosco tutto: dalle persone alle strutture. Ritengo molto formativa l’esperienza con i ragazzi, però bisogna essere portati. Credo che per un allenatore di Serie D sia fondamentale saper rapportarsi con i più giovani. D’altronde la quarta serie è un campionato di giovani, ne devi avere almeno 12 in squadra e 4 obbligatoriamente in campo. Dunque, la metà della rosa è costituita da under. Un tecnico che ha maturato esperienze lavorative con tardo-adolescenti può avere un vantaggio». Il Gozzano 2021/2022 è profondamente differente rispetto a quello che a fine giugno a Imperia ha vinto il girone A di Serie D. «Siamo un bel mix di ragazzi cresciuti nel nostro settore e di giocatori più esperti che arrivano da altre piazze – spiega Schettino –. La società ha lavorato alacremente durante l’estate per allestire una squadra competitiva. A mio modo di vedere c’è riuscita. Ho trovato un gruppo volenteroso. Preferiamo che non si parli troppo di noi. La mia filosofia sono sempre stati i fari spenti e il basso profilo e la sto inculcando anche nella testa dei miei ragazzi». Esordio ufficiale contro il Borgosesia in Coppa domenica 12 settembre.
Andrea Calderoni