Le parole dei presidenti che chiedono la sospensione dei campionati dilettantistici
«Per noi la stagione è finita. Non riprenderemo a giocare dopo il 3 aprile». Così la pensano la maggior parte dei presidenti dei gironi A di Eccellenza e Promozione, che hanno presentato una lettera controfirmata in Federazione negli scorsi giorni per dichiarare ufficialmente la propria posizione, definita «inamovibile» dal patron dello Stresa Marco Pozzo (QUI IL TESTO DELLA LETTERA). Dopo avervi proposto la dichiarazione del numero uno dei lacuali, scendiamo in Promozione. Il grido forte arriva dall’Ossola, da Piedimulera nello specifico attraverso il presidente Beniamino Tomola. «Non si può fare calcio in questa situazione. È assurdo che la Federazione si sia limitata a rinviare i campionati fino al 3 aprile. La Serie A rischia di chiudere i battenti e noi dilettanti, invece, dovremmo andare avanti dopo il 3 aprile fino a data da destinarsi? Le modalità di ripartenza dal prossimo agosto verranno decise in estate, intanto annulliamo la stagione in corso. E la nostra posizione non è dettata dalla classifica prima della sosta, ma solamente dal buon senso».