Arriva da Pompei e si mette a disposizione dei giovani per farli crescere col sorriso
Carmine Sorrentino è un preparatore di portieri pronto a far crescere i giovani estremi difensori ossolani. Sorrentino si presenta su SportVCO in vista della prossima stagione. “Sono un semplicissimo ragazzo molto umile e ambizioso, originario di Pompei, in continuo aggiornamento e formazione con tanta voglia di crescere e far crescere i ragazzi – spiega -. Prima di affrontare l’argomento del giovane portiere bisogna chiarire immediatamente che è completamente differente da quello adulto. Infatti fisico,esperienze,capacità non consentiranno mai al piccolo portiere o al giovane numero uno di svolgere esercizi da adulto. Tutto ciò è dovuto anche all’attenzione che gioca un ruolo fondamentale”.
Sorrentino, che ha un cognome nobile in fatto di portieri (pensiamo a Stefano Sorrentino, portiere da 363 apparizioni in Serie A), sui prerequisiti che un estremo difensore deve avere non ha dubbi: “Motivazione, capacità percettive e capacità coordinative e soprattutto attenzione – evidenzia -. Partendo dai 6 Anni in poi, bisogna lavorare molto sullo sviluppo delle capacità coordinative, sull’approccio alle abilità tecniche di base, migliorando le capacità senso-percettive, senza trascurare mai una buona cura dello schema corporeo. Mentre dai 10/12 Anni in poi, oltre al miglioramento delle capacità coordinative, bisogna lavorare sullo sviluppo della rapidità, sulle abilità motorie tecniche, e ad un buono approccio con la tecnica individuale… e tanto altro…”. Infine, la definizione del portiere secondo Sorrentino: “Un supereroe con i guanti. Soprattutto il giovane portiere deve divertirsi e bisogna allenarlo cercando di farlo divertire”.
Andrea Calderoni