Le parole di Borgialli e Ornati dopo la loro partecipazione da protagonisti alle Porte di Pietra
Non ha tradito le attese la 16^ edizione de Le Porte di Pietra di sabato, con grandi prestazioni e un livello davvero alto: il vincitore, l’altoatesino Andreas Reiterer, già Campione Italiano lo scorso anno all’Ultra Trail del Lago d’Orta, si è riconfermato con una gara fenomenale: 6h42’44”il suo tempo sui 73 km per 4500 m D+! Gli atleti di Sport Project VCO, in un contesto così competitivo, hanno saputo farsi valere alla grande: Riccardo Borgialli ha ottenuto la quinta posizione – quarto italiano e Campione Regionale di Trail – con il tempo di 7h05’25”: “È stata una gara dura – spiega il portacolori di Sport Project VCO – il percorso era difficile e a renderlo ancora più pesante e muscolare ha contribuito la copiosa pioggia della sera prima. Nonostante questo abbiamo tenuto dei ritmi folli fin dall’inizio: fino al 20° km ero nel gruppo di testa, poi Andreas Reiterer, ha cambiato marcia e si è messo a fare un altro sport (ride, ndr): ha compiuto un’impresa pazzesca! Il nostro gruppetto è rimasto a giocarsi le posizioni tra il 2° e il 6° posto. Negli ultimi 15 km siamo stati raggiunti e superati dal portoghese Andre Rodrigues, che poi si è piazzato secondo, mentre nel nostro gruppetto è continuata la battaglia: se pensate che tra il terzo, Cheraz, e il sesto, Pintarelli, che ha chiuso dietro di me ci sono circa 4 minuti di distacco, che su una gara di 73 km sono veramente pochi, potete capire che competizione ci sia stata! Io sono davvero molto contento perché grazie a questa prestazione sono stato selezionato per i Mondiali in programma a Chiang Mai, in Thailandia, dal 12 al 14 novembre!”
Molto buona anche la prova di Giulio Ornati, che ha conquistato il 7° posto in 7h07’08”: “Era evidente – spiega Giulio – che sarebbe stata una gara di alto livello con ritmi elevati fin dalla partenza, e così è stato: fino al 20° km sono rimasto nel gruppo dei migliori, poi c’è stata un’accelerazione e sono rimasto nel secondo gruppo; purtroppo tra 40° e il 45° km ho avuto una crisi, in un punto peraltro in cui era difficile recuperare le forze essendo estremamente fangoso, e lì ho perso ulteriori minuti dal gruppo che avevo davanti. Nel finale mi sono ripreso e, sentendo le gambe ancora in forma, mi sono lanciato in un forcing nella discesa finale per recuperare terreno, arrivando a pochi minuti dagli atleti che mi hanno preceduto sul traguardo. È stata davvero una gara tosta, come era facilmente pronosticabile e tutto sommato sono soddisfatto della mia prestazione: le crisi fanno parte del gioco e l’importante è sapersi riprendere per poi ritornare a menare!”