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Balanzoni si confessa

Una magra consolazione. Perchè il riconoscimento di miglior giocatore della serie B, assegnatoli da uno dei siti specializzati dal settore, non può certo mitigare la delusione per una stagione che non ha avuto il lieto fine: quattro chiacchiere con Jacopo Balanzoni

” Personalmente- cosi’ Jacopo Balanzoni, pivot della Paffoni- sono rimasto spiazzato e per certi versi incredulo. Mi brucia di più questo epilogo rispetto a quello dello scorso anno: in gara cinque con l’Urania eravamo stati sconfitti sul campo dagli avversari, ora invece abbiamo dovuto alzare tutti bandiera bianca per colpa di un nemico diverso, invisibile e sconosciuto. Preciso subito, a scanso di equivoci, che è stata una decisione assolutamente necessaria e condivisibile quella dello stop della pallacanestro. Prima viene la salute, poi tutto il resto- così il lungo che si è fatto amare dalla tifoseria rossoverde per la sua genuinità e semplicità. Uomo di poche parole ma di tanti fatti il Bala. ” Il rimpianto mio e di tutta la squadra, oltre che della società e della piazza- aggiunge il pivot varesino- nasce dal fatto che c’erano davvero le condizioni per fare il grande salto. Nel girone eravamo una spanna sopra tutti ed anche l’incroci play-off ci davano grandissime speranze: non avremo mai la controprova, ma sono assolutamente convinto che a giugno avremmo festeggiato. E’ vero che abbiamo avuto dei problemi e dei periodi bui, ma li avevamo superati e ne saremmo usciti ancor più forti” Parlare di futuro, adesso, è complicato, perchè troppi sono i punti interrogativi e le incognite sul piatto. ” Ho sentito parlare di porte chiuse a settembre, di posticipare il via a gennaio a porte aperte: dico che senza pubblico, specialmente nelle nostre categorie, non ha senso giocare. Ci sara un ridimensionamento di costi, forse bisognerà riscivere le regole del gioco: speriamo che questa crisi diventi un’opportunità per migliorare il nostro mondo” Inevitabile anche una postilla sul suo di futuro. ” Non è un mistero che io a Omegna mi sento come un re. Sto benissimo, mi trovo bene con la società e con i tifosi: ho un altro anno di contratto e mi piacerebbe fare ancora parte della famiglia Paffoni- la chuosa di Balanzoni

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