Le parole del presidente novarese dopo la discesa in Promozione della sua squadra
Dopo appena una stagione il Briga ha salutato l’Eccellenza. Domenica 14 maggio è crollato in casa contro l’Alpignano nel play-out. I torinesi si sono imposti 3 a 1, approfittando di un secondo tempo alquanto sottotono da parte dei novaresi. La squadra di Edvin Licaj per lunghi tratti della stagione è rimasta fuori dalla zona play-out, piombandoci soltanto nelle ultime settimane. Le ultime gare del campionato con Borgaro e Accademia Borgomanero avevano dato un po’ di fiducia all’ambiente, ma non sono servite a scongiurare la retrocessione. «La sconfitta con l’Alpignano è stata meritata – ammette il presidente Pier Giuseppe Ottone -. È stata una bella partita, arbitrata molto bene e giocata di fronte a una grande cornice di pubblico. Purtroppo, abbiamo disputato un tempo su due e questo è stato fatale. Nella ripresa ci siamo irrigiditi e non siamo più stati gli stessi. Tuttavia, con l’Alpignano si è persa una battaglia, la guerra era stata persa prima. Domenica 14 maggio dovevamo già essere al lago e invece ci siamo ritrovati al play-out. Il Briga di questa stagione ha sfatato la frase fatta “gli episodi si compensano”; infatti, non c’è andato nel verso giusto un solo episodio. Nel finale si sono messi anche gli infortuni e ciò non ci ha agevolati». Il Briga ha concluso il campionato con 32 punti, 16 conquistati all’andata e altrettanti al ritorno. «Il vero rammarico è legato al girone di ritorno – analizza Ottone -. A dicembre ci siamo rinforzati, quindi pensavo di poter conquistare più punti da gennaio in avanti; in realtà, non è stato così. Tornassi indietro, qualche scelta la cambierei. L’Eccellenza è stata una bellissima esperienza, l’avrei voluta continuare. Comunque, nessun dramma. Dobbiamo dormirci sopra qualche giorno per metabolizzare la delusione e poi ripartiremo dalla Promozione».