Il presidente dello Stresa presenta il ritorno in campo
Ansie, paure, preoccupazioni ma anche la volontà e la necessità di ripartire per portare a termine il campionato: queste sono le principali sensazioni che emergono tra i presidenti di Eccellenza. Il campionato ripartirà domenica 23 gennaio con la prima giornata di ritorno dopo una sosta di circa un mese a causa della quarta ondata della pandemia da Covid-19. «Nel primo mese di attività ne vedremo delle belle – sottolinea il presidente dello Stresa Marco Pozzo -. I valori verranno completamente stravolti dalla variabile impazzita del Covid. Le squadre, tutte dalla prima all’ultima, si stanno allenando in emergenza in queste settimane. Allenarsi in emergenza significa allenarsi male. Ripartenza? Io avrei aspettato ancora una settimana almeno. Credo che sarebbe stato meglio ripartire il 30 gennaio insieme alla Promozione. Comunque, a febbraio mi aspetto vittorie delle ultime in classifica sul campo delle prime della classe». Rispetto al suo Stresa, Pozzo aggiunge: «Questa situazione imprevedibile non gioverà soprattutto a chi deve vincere per forza, ovvero la Biellese. I nostri rivali sono stati costruiti per tornare in Serie D e non potranno fallire. Noi cercheremo di dare fastidio ai bianconeri in ogni modo. Il primo obiettivo dev’essere questo. Il secondo entrare nei play-off e ben figurare». Sull’eliminazione in semifinale dalla Coppa Italia di categoria il numero uno “Blues” conclude: «Ormai è acqua passata francamente. Abbiamo tentato di accedere alla fase finale, purtroppo non ci siamo riusciti. Vedendo l’evolversi della situazione pandemica, devo dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Gestire il triangolare finale con il Covid e dopo settimane così complicate dal punto di vista della preparazione fisica, non sarebbe stato facile e ulteriori partite al di fuori di quelle del campionato si sarebbero potute trasformare in un impiccio».
Andrea Calderoni