Il Gozzano, come saprete, formalmente è stato retrocesso d’ufficio in Serie D. Due sono le strade per i novaresi per evitare di ripartire dalla quarta serie, ma entrambe non saranno facilmente perseguibili. La prima è quella di tutelare i propri diritti in un’aula giudiziaria. I rossoblù l’hanno imboccata (il termine ultimo per presentare ricorso al Collegio di garanzia del Coni era oggi, martedì 16 giugno), assistiti dall’avvocato di fiducia Christian Peretti, che aveva già mandato lo scorso 26 maggio una diffida alla Figc. Anche le altre due retrocesse, il Rimini (girone B) e il Rieti (girone C), ricorreranno e si muoveranno in sinergia con i novaresi. L’obbligo di prendere parte ai play-out non è stato ben digerito dal Picerno, quintultimo nel girone C. Proprio per questo anche i lucani hanno annunciato ricorso. La seconda via è quella di una riammissione in caso di rinunce d’iscrizione al prossimo campionato di alcune società. Al momento è prematuro parlarne, ma l’algoritmo, attraverso il quale sono state stilate le tre graduatorie, pone il Gozzano (30,901) davanti a ben cinque club degli altri gironi (Rieti, Rende e Bisceglie per il C, Rimini e Fano per il B).
Andrea Calderoni