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La Igor fa tredici con la Herbots

Sarà la stella belga Britt Herbots, schiacciatrice classe 1999, la tredicesima azzurra per la nuova stagione. Nel palmares della neo-igorina, che ha firmato un contratto fino a giugno 2022 con il club novarese, già due campionati in Belgio (con l’Asterix nel 2016 e 2017), due coppe nazionali in Belgio (2016 e 2017), una Supercoppa in Belgio (2016) e una in Francia (con il Mulhouse nel 2017), oltre alla Coppa Cev vinta nel 2019 con Busto Arsizio con cui ha giocato gli ultimi due anni. Per lei anche due premi individuali di prestigio: il titolo di MVP del campionato francese nel 2018 e quello della Coppa Cev 2019.

Chiudiamo nel migliore dei modi l’allestimento del nuovo roster – è il commento del d.g. azzurro Enrico Marchioni – con l’arrivo a Novara di una delle stelle nascenti del volley Mondiale. Britt la conosciamo e seguiamo già da anni e dopo la grande stagione in Francia, i primi due anni nel campionato italiano l’hanno consacrata, nonostante la giovanissima età, tra le atlete più importanti del panorama internazionale. Tanto che su di lei c’erano anche altre big straniere. Siamo orgogliosi che abbia scelto di legarsi al nostro club e di sposare il nostro progetto”.

Entusiasmo e determinazione nelle prime parole azzurre di Britt Herbots: “Quando ho ricevuto la proposta di giocare a Novara la prossima stagione, ho accettato subito e con grande entusiasmo. La Igor è un grande club, dalla storia prestigiosa e sono contentissima di avere questa opportunità. So che il gruppo allestito potrà fare molto bene, Conegliano rimane una squadra fortissima ma noi abbiamo tutte le carte in regola per competere e cercare di vincere qualcosa”.

Ritroverai, dopo due stagioni, anche il palcoscenico della Champions League: “A Mulhouse ho giocato la Champions League, anche se con ambizioni diverse da quelle con cui parteciperò questa volta. E’ una cosa cui tengo molto, il fascino di quella competizione sta nel poter competere con le migliori atlete, le migliori squadra ed è quello cui ambisco in questo momento. La mia carriera? Ho voluto fare tutto con le giuste tempistiche: per questo, dopo il biennio in Belgio ho scelto di andare in Francia e per la stessa ragione dopo Mulhouse ho voluto provare l’esperienza nel campionato italiano, il più bello del Mondo, in una squadra che mi desse l’opportunità di giocare con continuità. Ora faccio un ulteriore passo in avanti e non vedo l’ora di iniziare”.

Britt chiude, poi, svelando qualcosa di più di sé: “Per me la pallavolo è una questione di “DNA”: mia madre ha sempre giocato, mio padre era un allenatore… così a due anni ero già in palestra e anche a casa, in famiglia, si faceva molta pratica. Ho scelto presto, poi, di farne la mia vita, di costruirmi in questo sport la mia carriera e oggi la pallavolo riempie un po’ tutta la mia esistenza, anche il tempo libero. Nel frattempo, però, non ho lasciato gli studi: frequento un’università telematica di marketing, in Belgio. Per il resto, il mio tempo libero lo dedico alla famiglia: fortunatamente, grazie alla vicinanza dell’aeroporto di Malpensa, sarà facile continuare a fare la spola e vederci spesso”.

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