Conosciamo il difensore centrale del Gozzano, ex giocatore in Lituania ed Estonia
Uno degli insostituibili del Gozzano da settembre a fine febbraio è stato Maximiliano Uggè. Venticinque partite, tutte da titolare senza mai perdere nemmeno un minuto. L’arrivo a Gozzano ha permesso ad Uggè di tornare in patria dopo alcune esperienze calcisticamente “esotiche”. Ha, infatti, giocato dal 2013 in avanti nel Nord Europa, dapprima in Lituania e poi in Estonia, togliendosi soddisfazioni prestigiose come la vittoria del campionato in Estonia con il Nomme Kalju nel 2018. Sia con i lituani del Suduva Marijampole che con il Nomme Kalju ha disputato diverse partite di livello europeo, sebbene non abbia mai raggiunto la fase a gironi di Champions League ed Europa League. Appena prima di approdare sulle sponde del Lago d’Orta, ad esempio, si era tolto la soddisfazione di sfidare il Celtic, nel secondo turno di qualificazione della Champions. “Non posso dire nulla di negativo sulla mia esperienza tra Lituania ed Estonia. Sotto l’aspetto calcistico e sotto quello umano, essendo stato lontano da casa per molti mesi, sono cresciuto parecchio. Mi sono ritagliato un certo spazio e a distanza di anni sono indubbiamente contento della scelta che ho fatto. È stata un’avventura professionale che consiglierei a tutti, anche perché il calcio baltico sta crescendo” afferma a proposito del calcio baltico Uggè. Sull’esperienza a Gozzano aggiunge: “La mia compagna è rimasta incinta e quindi con il mio procuratore ho iniziato a progettare un rientro in patria. Il direttore Casella ha immediatamente creduto in me e ha facilitato il mio ritorno in Italia. Ho così soddisfatto una mia volontà. Il calcio è la mia professione, dunque la prenderei in considerazione. Ora, però, sto puntando di restare in Italia, dove ha riscoperto un calcio più tattico che in Lituania e in Estonia, soprattutto agli inizi, mi era mancato. Vorrei continuare a fare qualcosa di importante con il Gozzano”.
Andrea Calderoni