Sport: quando si riprenderà? Tutti i dubbi
Dimmi dove e quando. E’ il ritornello di una delle hit più famose dell’estate 2019. Parole che calzano a pennello per fotografare l’attuale situazione dello sport italiano. La voglia di ripartire, generale e generalizzata, c’è. Ma occorre farlo in condizioni di totale ed assoluta sicurezza, per evitare che la curva epidemiologica risalga paurosamente, con tutti gli annessi ed i connessi che drammaticamente scaturirebbero. Ed ecco che dunque ci si interroga, nel calcio, nel basket, nel volley ma anche in tutte le altre discipline, su come, dove e quando si potrà riprendere a fare sport. Il dio denaro implica, anzi quasi obbliga, che a ripartire per primo sia il carrozzone della serie A. Senza pubblico, con un clima irreale, da film di fantascienza, con controlli quasi quotidiani. Difficile che possa ripartire la Lega Pro, impossibile, a meno di forzature che avrebbero del clamoroso e dell’incomprensibile, la serie D. Dato per assodato questo, anche la ripartenza a settembre sembra tutt’altro che scontata: le società dilettantistiche non riuscirebbero a rispettare i rigidi parametri per la sicurezza sanitaria e giocare a porte chiuse sarebbe una follia o quasi. Stesso discorso per basket e volley, dove la voce botteghino, nel budget delle società, ha un peso rilevantissimo. A meno di una sparizione del virus nell’estate, a meno di un vaccino a tempo di record, è più probabile che per la ripresa degli sport indoor si vada verso fine autunno inizio inverno. E sarebbe la scelta giusta
Daniele Piovera