Le parole del portiere classe 2001 che è già stato venduto al Crotone
Gian Marco Crespi, portiere classe 2001, vera e propria rivelazione della stagione novarese, tanto che è già stato venduto per il 2020/2021 al Crotone, si sta riprendendo da un infortunio. Il giovane estremo difensore, infatti, è alle prese ad Udine, sua città natale, con la riabilitazione dopo l’operazione alla spalla. La sua prima stagione tra i professionisti, però, è andata in archivio con risultati più che positivi. “L’operazione per la piccola lesione del cercine, affrontata a Modena dal professor Porcellini, è andata bene, secondo i piani del chirurgo. Ora mi attende una convalescenza di ancora quattro mesi” spiega. Poi, il ragazzo friulano riavvolge il filo e ci parla della sua giovane carriera: “Parto dall’estate 2018. Ero appena tornato da un infortunio sempre alla spalla e nella Primavera dell’Udinese ero il secondo di Manuel Gasparini. La società mi aveva proposto, nell’ultimo giorno utile per il mercato dilettantistico, di andare a giocare in Serie D. In poche ore dovevo prendere una decisione e alla fine ho preferito rimanere all’Udinese. Ero scivolato addirittura al terzo posto delle gerarchie, ma poi ho avuto l’occasione per mettermi in mostra. Mister Sassarini mi ha fatto entrare in Coppa Italia Primavera e ha apprezzato la mia personalità con i piedi. Da quel momento Sassarini si è affezionato a me e da lì tutto è partito”. Infine, parla anche dei suoi trascorsi sul lago d’Orta. “Il primo mesetto, sinceramente, è stato molto complicato perché era la mia prima esperienza lontano da casa. I miei genitori sono stati fondamentali, venendomi a vedere ogni qualvolta potevano, sobbarcandosi in una domenica anche mille chilometri. Un ruolo importantissimo l’ha giocato anche il mio mister dei portieri, Renzo Sottile, insieme a tutta la società. Sono stati mesi positivi, ora l’obiettivo è salvarsi, ma prima dobbiamo vedere come si evolveranno le cose a livello sanitario”.
Andrea Calderoni