Le parole dei presidenti che chiedono la sospensione dei campionati dilettantistici
«Per noi la stagione è finita. Non riprenderemo a giocare dopo il 3 aprile». Così la pensano la maggior parte dei presidenti dei gironi A di Eccellenza e Promozione, che hanno presentato una lettera controfirmata in Federazione negli scorsi giorni per dichiarare ufficialmente la propria posizione, definita «inamovibile» dal patron dello Stresa Marco Pozzo (QUI IL TESTO DELLA LETTERA). Dopo avervi proposto le parole dello stesso Pozzo e del presidente del Piedimulera Beniamino Tomola, restiamo in Ossola. La moralità sta al centro del discorso del presidente del Vogogna Marzio Casile, allineato naturalmente con la chiusura anticipata dei tornei. «Se tante società si presenteranno compatte, la Federazione non potrà opporsi – spiega –. Non ci sono i presupposti morali per andare avanti. Chi pensa che affermiamo queste cose perché siamo ultimi in classifica, fa un pensiero maligno e antipatico, che non si addice con il momento di emergenza del paese».