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La Mamy saluta Gallazzi

L’Oleggio Magic Basket comunica che Edoardo Gallazzi non vestirà più la maglia biancorossa per la
stagione 2019/2020.

Il capitano lascia la squadra dopo tre anni importanti, difficili, intensi, belli e lascia
di sé un’impronta indelebile. Arrivato nell’estate 2016, Edoardo ha mostrato subito le sue qualità
tecniche e soprattutto umane, diventando un punto di riferimento per tutto il gruppo dentro e fuori
dal campo. Dalla stagione 2017 il ruolo di capitano, sapendo essere di esempio in modo particolare per
i compagni più giovani. A Edoardo va tutta la stima e l’affetto possibili e l’augurio di un prosieguo ricco
di soddisfazioni sotto ogni punto di vista. Per la società rimarrà sempre uno Squalo.
Il presidente Mauro Giani: «La parte più difficile del ricoprire la carica di presidente è il momento dei
saluti e in modo particolare degli adii a persone che hanno lasciato qualcosa nel cuore e nella storia
della società. Una di queste persone che avrà sicuramente una collocazione ben precisa per entrambi i
motivi è Edoardo Gallazzi. Tre anni fa Edo è arrivato quasi in punta di piedi, si è preso in mano la
squadra diventando poi capitano e con una rimonta incredibile è stato fra i protagonisti dei play out a
Siena che ci hanno garantito la salvezza. Edo lascia un’impronta importantissima del suo passaggio qui
da noi. Il mio in bocca al lupo sembra di rito, ma è vero e sincero e arriva da cuore: un in bocca al lupo
non solo come giocatore, perché ha già dimostrato tutto il suo valore, ma anche per il suo futuro da
allenatore delle giovanili, saprà andare lontano anche lì. E poi aggiungerei un’ultima cosa: uno che
diventa Squalo vero lo è per tutta la vita, Edo per noi sarà così».
Le parole di Edoardo Gallazzi: «Vorrei ringraziarvi uno per uno ma la lista sarebbe troppo lunga, quindi
il mio saluto è rivolto a tutte le persone, presenti e passate, che hanno fatto parte di questa famiglia e
della mia vita negli ultimi tre anni. È davvero difficile trovare le parole per descrivere tutto quello che
abbiamo vissuto. Abbiamo sofferto, lottato e gioito. Sempre insieme, sempre uniti. Siamo cresciuti
insieme. Vi lascio come un giocatore e una persona migliore, e per questo vi sarò sempre riconoscente.
Sono orgoglioso e onorato di essere stato il vostro capitano, ho sempre cercato di essere un buon
esempio, dentro e fuori dal campo, di dare tutto quello che potevo, scusate se a volte non ci sono
riuscito.
Pres, grazie per tutto quello che hai fatto per me, la passione tua e di tuo papà Luciano sono la marcia
in più di questa famiglia. Marco ed Ema, sempre presenti in questa avventura, siete dei fratelli. Grazie
di cuore»

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