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Quattro gol nelle ultime quattro partite di campionato: a segno anche con la Nazionale in entrambe le gare:
il giocatore del momento risponde ovviamente al nome di Moise Kean. Dalla partita con l’Udinese, dall’infortunio di Ronaldo e dalle noie muscolari di Dybala, lo spazio si è improvvisamente moltiplicato per il giovane talento vercellese: in poche settimane si è preso la Juve, la fama, le prime pagine dei giornali e tutto quello che ne consegue.
A Empoli la firma su un altro record
Contro l’Empoli Kean ha messo la firma su un altro dato statistico molto interessante: era dai tempi di Mario Balotelli, nel 2009 all’età di 18 anni e 242 giorni, che nessun altro giovane calciatore riusciva a segnare otto gol in Serie A a questa età. E Moise ci ha messo 19 anni e 31 giorni. L’ultimo in ordine di tempo è quello arrivato nella partita con il Milan, vinta 2-1 dalla Juventus. Solo martedì scorso era arrivato un altro gol molto importante contro il Cagliari di Rolando Maran. La rosa a disposizione di Allegri è talmente alta in termini di qualità che potrebbe schierare un 11 diverso per ogni competizione senza perdere minimamente in eccellenza. Sarà difficile tenere Kean nelle retrovie, anche se Allegri deve assumere per forza di cose il ruolo di equilibratore nella crescita esponenziale del giovane Moise.
Dopo la parentesi con la maglia azzurra del giovane torinese, in conferenza stampa ha voluto tenerlo con i piedi per terra. L’attaccante ha dimostrato di sapere già cosa c’è alla base del successo: il lavoro quotidiano in allenamento ed è pronto a sudare le proverbiali sette camicie pur di vincere.
Un’arma in più verso i quarti di finale di Champions League
Kean potrebbe risultare fondamentale anche per la caccia alla Champions che vede la Juventus tra le candidate di Oddschecker per la vittoria finale. Alle porte c’è la doppia sfida fondamentale contro l’Ajax e se Cristiano Ronaldo non dovesse riuscire a recuperare per il match di andata, una delle frecce nell’arco di Massimiliano Allegri è senz’altro quella di Kean, che potrebbe entrare a gara in corso per sparigliare le carte nella difesa, non certo irreprensibile, degli olandesi. Anche nel ritorno contro l’Atletico Madrid Kean era entrato e aveva subito messo in difficoltà la retroguardia degli spagnoli, andando vicinissimo al gol del 3-0, prima che Bernardeschi, con un assolo incredibile, guadagnasse il calcio di rigore poi realizzato da Cristiano Ronaldo.
