L’editoriale di Piero Pratesi sulla decisione dello Stresa di mettersi in silenzio stampa.
Ricevo e leggo il comunicato della Stresa Sportiva e mi salta subito la mosca al naso. Silenzio stampa?? Ancora il solito silenzio stampa da presunti professionisti? Che calcio è quello che pratica lo Stresa in serie D e tutte le altre squadre fino giù alla terza Categoria? Dilettantistico, e ripeto e sottolineo dilettantistico. Per cui non è proprio il caso di mettersi in silenzio stampa nei confronti di testate giornalistiche, che sono sempre meno, che seguono questo calcio dei dilettanti e che per questo dovrebbero essere ancora ringraziate a prescindere. Ribadisco due concetti che in questi 36 anni di calcio “locale”, per lavoro e passione, hanno sempre contraddistinto i miei interventi. Il primo è che, piaccia o no, gli unici professionisti del settore siamo proprio noi i giornalisti, salvo qualche rara eccezione, e le testate giornalistiche. Il secondo è che forse una buona volta dovrebbero mettersi in “silenzio stampa” le testate giornalistiche che seguono il calcio locale così che i “professionisti del pallone” possano finalmente capire l’importanza di avere radio, tivù, giornali e siti internet che parlano di loro. Invece di scimmiottare i professionisti nei modi di fare, e qui mi riferisco anche ai calciatori, forse sarebbe meglio essere professionali dato che di fatto siete dilettanti. Per capire a che punto è arrivato il calcio dilettantistico della nostra zona basti guardare le persone, sempre meno, che la domenica sono presenti sui vari campi a seguire le partite. Meno pseudo professionismo e più genuinità da calcio di periferia, perché questo è, e chissà che questo calcio sempre più malato possa iniziare a dare segni di miglioramento, in fondo basta poco.
Piero Pratesi